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ESCURSIONI

Itinerario 1: Il Centro Storico
Itinerario 2: Le Località Balneari
Itinerario 3: Le Aree Archeologiche

ITINERARI

Itinerario 1: Il Centro Storico

FORTEZZA VECCHIA
Imponente fortezza di assetto pentagonale, interamente cinta dai fossi ad eccezione della parte di ponente recentemente interrata. I suoi spalti in laterizio (che le attribuiscono un caratteristico colore rosato) dominano il porto mediceo estendendosi per un perimetro di mezzo km.
La cittadella comprende al suo interno una torre medievale (X-XI sec.), il Mastio di Matilde dalla caratteristica forma cilindrica, la precedente piccola fortezza quadrata detta “Quadratura dei Pisani” (fine XIV secolo). La fortezza è costituita da tre bastioni: quello verso il mare detto la “Canaviglia” (il nome corretto sarebbe “Cavaniglia”, dal nome di Cesare Cavanella, secondo ammiraglio dell’oridine di S. Stefano, fu capitano a Livorno nel 1587), quello verso Stagno detto la “Capitana”, quello intermedio detto “Ampoletta”.
I bastioni di fronte alla città furono rialzati e strutturati con cannoniere ad arco e fenditure per le bocche da fuoco, ad opera dei soldati francesi durante l'invasione napoleonica nel 1796. Sopra il bastione “La Canaviglia” si erge un palazzotto costruito nel 1580 per volontà di Francesco I de' Medici. Nella piattaforma centrale si incontrano la chiesetta di San Francesco (metà XVI secolo) e una cappella ad essa adiacente (fine XVII sec.). La Fortezza fu gravemente danneggiata dai bombardamenti del 1943 ed è tuttora in restauro.

DUOMO
Il duomo ha pianta a croce latina con navata unica. Nel 1943 fu devastato dai bombardamenti ma ricostruito nel dopoguerra secondo la conformazione originaria.
La facciata, molto semplice, è preceduta da un portico marmoreo con colonne binate doriche sormontato da terrazze.
Le opere d’arte conservate all’interno sono per lo più quelle originali, in gran parte restaurate. Del soffitto in legno intagliato da Vincenzo Ricordati detto l’Imperatore non resta purtroppo traccia e al suo posto si possono ammirare tre grandi tele: “Trionfo di Santa Giulia” di Jacopo Ligozzi, “Assunzione della Madonna” di Domenico Cresti da Passignano, “San Francesco che riceve il bambino da Maria” di Jacopo Chimenti da Empoli, dipinte tra 1619 e 1623.
Entrando, sulla destra, monumento al marchese Marco Alessandro Del Borro (1702 - 1705), opera di Giovan Battista Foggini, a cui segue quello dedicato al conte Carlo Ginori, entrambi celebri governatori di Livorno.
L’altare maggiore riccamente decorato con marmi pregiati, presenta ai lati due testine d’angelo erroneamente attribuite al fiammingo François Duquesnoy ed è sovrastato da un crocifisso settecentesco con croce moderna. Di pregio le due cantorie medicee collocate ai suoi fianchi.
Nell’abside si trovano la tela del Gazzarini (1834) raffigurante la traslazione a Brescia del corpo di Santa Giulia e la tela di Giuseppe Bezzuoli (1832) con San Francesco che resuscita un annegato nel fiume Nera nei pressi di Narni.
Il transetto di circa 40 metri fu aggiunto alla navata nel ‘700. Alla sua sinistra si apre la cappella del SS. Sacramento, eseguita dall’architetto Giovanni Del Fantasia, che contiene pregevoli ornamenti ed altare di Giovanni Baratta nonché tele di Giuseppe Maria Terreni che rappresentano Sant’Ambrogio, Sant’Agostino, San Girolamo, San Gregorio magno. Nel braccio destro del transetto si trova la cappella della Madonna, completamente ricostruita dopo la guerra, con tre tele del Gazzarini: “Eucarestia”, “Apparizione di Gesù a Santa Margherita”, “Riposo della Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto”.
Nella cattedrale si conserva anche un piccolo dipinto cinquecentesco della Sacra Famiglia con San Giovanni e San Paolo attribuito alla scuola di Andrea Del Sarto.
Il campanile di 50 metri, ricostruito nel 1953 dopo i bombardamenti, è a base quadrangolare.

IL CISTERNONE
Imponente edificio neoclassico a due piani, con pianta rettangolare, recentemente restaurato. Costruito in pietra di Parrana ad uso di cisterna per le acque provenienti dalle sorgenti di Colognole.
Il portico di otto colonne doriche è sovrastato da una grande nicchia a lacunari.
Le finestre a feritoia che si aprono sulla facciata sono ispirate alle terme romane ed ebbero una certa influenza architettonica su molti edifici realizzati a Livorno (es. Santa Maria del Soccorso). Ai lati della grande cupola dimezzata dovevano essere poste due statue in marmo raffiguranti Morra e Camorra, le due sorgenti principali.
L’interno è strutturato a navate sostenute da pilastri con la base immersa nelle acque che vengono qui depositate e purgate. Per mitigare al massimo le escursioni termiche l’edificio ha una doppia copertura a volte e a tetto. La cisterna poteva contenere 11.000 metri cubi d’acqua.
Nel fondo della cisterna si legge un’iscrizione latina: Me, saluberrimas aquas in liburnensium commodum servaturam, Leopoldus II M.D.E. fecit, opere Pasch. Poccianti arch. flor.

ACQUEDOTTO DI COLOGNOLE
L’imponente costruzione si estende per circa 11 miglia lungo le colline livornesi conducendo l’acqua di Colognole (in particolare della Morra e della Camorra) fino alla città. Le sue 15 serie di arcate, con oltre 150 luci, sono particolarmente suggestive. Si ricordano quelle delle Porcarecce, quelle a doppio arco di Pietreto e del botro il Mulinaccio di ben 24 metri e l’altissimo arco detto dell’inferno. Lungo il percorso dell’acquedotto (nella zona sono predisposti alcuni sentieri per il trekking) si incontrano edicolette poligone di pietra arenaria levigata, che contengono vasche e purgatoi per la purificazione delle acque durante il loro cammino verso la città, gallerie, scalinate immerse nel fitto verde dei boschi delle colline tra Colognole e la Valle Benedetta.

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Itinerario 2: Le Località Balnerari

CASTIGLIONCELLO
Antico villaggio etrusco, Castiglioncello domina un piccolo promontorio che è l’ultima propaggine dei monti livornesi. Località turistica di grande prestigio internazionale, “la perla del Tirreno” ha un fascino unico.
Rosse scogliere a picco sul mare, baie riparate, spiagge e calette bagnate dall’acqua limpida, dove sono presenti caratteristici stabilimenti balneari, una splendida pineta: Castiglionello, per la sua bellezza, ha ispirato artisti, pittori, scrittori e poeti.
Celebrata dai pittori Macchiaioli, ricercata da molti protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo, rappresenta un centro importante di eventi artistici e scientifici.
Il Castello Pasquini ospita ogni anno manifestazioni culturali, rassegne di danza, Premi Letterari e Filosofici, convegni di valore internazionale. Il Centro per l’arte Diego Martelli e quello sulla comunicazione svolgono importanti iniziative culturali.
Ma Castiglioncello, Bandiera Blu della Unione Europea, è anche una località sportiva, dove poter praticare tutti gli sport marinari, il tennis ed il trekking. A Chioma si danno appuntamento appassionati di diving provenienti da tutto il mondo. La folta pineta, dove l’aria è fragrante di iodio e di essenze silvestri, invita a rilassanti passeggiate. L’accoglienza, di antica tradizione, offre moltissime possibilità di soggiorno ed i numerosi ristoranti propongono una cucina di qualità, grazie anche alla freschezza del pesce, che viene pescato tutti i giorni.

SAN VINCENZO
Spiagge profonde di sabbia chiara e finissima si allungano su un mare color cobalto. La pineta, protesa fino al mare, è folta ed ombrosa, ricca di percorsi per passeggiare, fare trekking, andare a cavallo.
San Vincenzo unisce, alle bellezze naturali, i comforts di una località accogliente ed ospitale, che la rendono meta di turismo internazionale, dove vivere, tutto l’anno, vacanze rilassanti e serene.
Abitata in epoca antichissima, poi insediamento etrusco e romano, oggi San Vincenzo è una cittadina moderna ed efficiente, ricca di strutture ricettive e sportive e di un attrezzato porto turistico.
Ha fama internazionale per i suoi ristoranti, che propongono una cucina basata sui prodotti del territorio e per gli eccellenti vini della zona. Il Parco di Rimigliano, un ambiente naturale ricco e protetto, la vicinanza ai borghi medievali, alle vestigia etrusche di Baratti e Campiglia ed alle terme di Venturina, rendono San Vincenzo un baricentro ideale per interessanti visite ed escursioni nella Costa degli Etruschi.

MARINA DI CASTAGNETO
La folta pineta ed una ricca vegetazione mediterranea si spingono fino all’ampia spiaggia sabbiosa di Marina di Castagneto, dove si trova l’antico Forte militare di epoca rinascimentale, che un tempo si ergeva a difesa del litorale.
Il mare è particolarmente pulito e limpido. Questa località, che ha ottenuto più volte la Bandiera Blu della Unione Europea, per la qualità delle acque marine, dell’ambiente e dell’accoglienza, è ricca di stabilimenti balneari attrezzati e di “Punti Azzurri”, ampi tratti di spiaggia libera, dove sono garantiti servizi ed assistenza.
Alberghi, pensioni e campeggi rendono confortevole il soggiorno, caratterizzato dal contatto con la natura e dalla possibilità di praticare tutti gli sport.
Uno dei Parchi Giochi più grandi e divertenti della Toscana, il Cavallino Matto, allieta, con le sue attrazioni, le giornate di bambini e adulti.

BIBBONA
Incastonata in un ambiente naturale di rara bellezza, nella valle del fiume Cecina, Bibbona ha il fascino dell’antico borgo medievale, immerso nel verde dei boschi e della campagna. La sua marina, moderna ed attrezzata, è meta di un turismo internazionale che ama vacanze rilassanti e ricche di opportunità per gli sport ed il divertimento.
A Marina di Bibbona, bagnata da un mare cristallino, una folta pineta si allunga sulla spiaggia, invitando, in tutte le stagioni, a lunghe passeggiare a piedi, in bicicletta, a cavallo.
II bosco della Macchia della Magona, splendido ambiente naturale protetto, visitabile grazie ad un ricamo di percorsi e sentieri segnalati, ospita tutte le specie di vegetazione mediterranea ed un’Oasi biogenetica. Nella campagna, ricca di olivi, viti ed alberi da frutto, accoglienti strutture agrituristiche propongono la loro ospitalità.
I frutti della natura e di una agricoltura molto sviluppata sono alla base di una cucina ricca di sapore. La Strada del Vino della Costa degli Etruschi, che attraversa Bibbona, è un incantevole itinerario, lungo il quale scoprire il pregiato vino DOC della zona.

VADA
Famosa per le sue spiagge ampie, di sabbia chiara e fine, lunghe oltre 5 km, e per il mare cristallino, più volte premiato con la Bandiera Blu, Vada è una località frequentata dai turisti di tutto il mondo.
Sul litorale, ombreggiato da folte pinete, si alternano caratteristici stabilimenti balneari ed ampi tratti di spiaggia libera, dove si possono affittare ombrelloni e sdraio.
Le “Secche di Vada”, un tratto di mare caratterizzato da bassi fondali, attrae, in ogni stagione, gli appassionati della pesca.
La Rada del Saraceno, la Pineta di Pietra Bianca, Molino a Fuoco, la Mazzanta, sono angoli noti ed affascinanti di questa località, che ha antichissime origini storiche.
Vada, infatti, che fu antico porto naturale di Volterra, era già conosciuta nel 330 a.C., poi ricordata da Cicerone e da altri poeti latini. Divenne, in seguito, rifugio dei pirati saraceni, impegnati nelle scorribande sul mare, di cui sono testimonianza anfore e vasi di terracotta che giacciono sul fondo marino. Animata e tranquilla al tempo stesso, centro di sport e di relax, Vada accoglie il turista con un’offerta ricettiva ricca e varia. E’ un centro nautico importante ed ha un porticciolo attrezzato per l’attracco di imbarcazioni.
La gustosa cucina marinara, ricca di tradizione e di inventiva, caratterizza la gastronomia di questa località.

PIOMBINO
Protesa nel mare, su un promontorio di fronte alle isole dell’Arcipelago Toscano, ricca di storia e di ambienti naturali salvaguardati e protetti, Piombino è, nella Costa degli Etruschi, una delle località di cui scoprire il fascino e la bellezza.
Patria etrusca, di cui conserva splendide testimonianze nel Parco archeologico di Baratti-Populonia, importante centro medievale e rinascimentale, per un periodo governata da Elisa Bonaparte, sorella di Napoleone, a Piombino le tradizioni antiche convivono con la modernità di una città dinamica ed efficiente.
Splendido è il contesto che la ospita: chilometri di costa su un mare cristallino, parchi naturali, una campagna ricca di prodotti, dove si snoda la Strada del Vino della Costa degli Etruschi e nasce la DOC della Val di Cornia.
Qui si possono praticare tutti gli sport marini e percorrere itinerari immersi nella natura, ideali per passeggiate a piedi, in bicicletta ed a cavallo.
La cucina marinara e quella dell’interno hanno i sapori e gli aromi di questa terra.
Alberghi, campeggi, agriturismi offrono tutto l’anno una accoglienza ospitale e ricca di cordialità.

ROSIGNANO
Il mare, premiato con la Bandiera blu dell’Unione Europea, prestigiose località balneari, dolci colline, borghi storici e piccoli paesi immersi nel verde caratterizzano il territorio di Rosignano. Castiglioncello rinnova nel tempo il suo fascino esclusivo ed ospitale, grazie anche alle importanti iniziative culturali e spettacolari che vi si svolgono.
Vada, famosa per la bellezza delle sue spiagge, invita ad una vacanza improntata al relax ed agli sport marini. A dominare lo splendore della costa si erge, su un colle, il borgo medievale di Rosignano Marittimo, affascinante testimonianza di un tempo antico, di cui conserva storia e tradizioni.
Castelnuovo, Gabbro e Nibbiaia sono caratteristici paesi immersi nella campagna toscana, mentre, a Rosignano Solvay, è il mare che torna ad essere protagonista.
La tradizione gastronomica, ricca di gustose ricette a base di pesce e di genuini prodotti della terra, viene proposta nei ristoranti e nelle trattorie, accompagnata dagli splendidi vini della Costa degli Etruschi.
Manifestazioni culturali, eventi sportivi e folkloristici rendono felice la permanenza in questo territorio durante tutto l’anno, grazie anche ad un clima eccezionalmente mite.

QUERCIANELLA
A sud di Livorno, nel verde della pineta e della macchia mediterranea, affacciata su un tratto di mare cristallino che lambisce la scogliera, Quercianella è una località turistica dall’incantevole fascino tranquillo. I caratteristici stabilimenti balneari sono dotati di moderne attrezzature per il soggiorno e la pratica degli sport.
Il mare, che si infrange sugli scogli e sulle spiagge di ghiaia delle calette celate nel verde, ha fondali pescosi, amati dagli appassionati delle immersioni subacquee e dello snorkeling.
Il surf viene praticato tutto l’anno ed il piccolo porto è un attracco sicuro per le imbarcazioni.

DONORATICO
Sulla statale Aurelia, storica via realizzata in epoca romana, si trova questa località animata, ricca di negozi e di strutture ricettive.
A metà strada tra Castagneto e la sua marina, deve il suo nome al castello di epoca medievale, i cui i ruderi e la torre, che è possibile visitare, si ergono vicino al paese.
Vivace e ricca di attività artigianali e commerciali , Donoratico si caratterizza anche come sede per la costruzione di imbarcazioni da competizione e da diporto.
A Donoratico è possibile acquistare i prodotti tipici della zona: vino, olio, ortaggi, pesci e carni, la caratteristica pasta “fresca”, farcita con verdure e formaggio.

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Itinerario 3: Le Aree Archeologiche

BARATTI E POPULONIA
Nel Parco archeologico di Baratti e Populonia, esteso per circa 80 ettari dalle pendici del promontorio di Piombino fino al golfo di Baratti, la storia e l'archeologia vivono in un paesaggio bellissimo ed incontaminato, con tombe ed edifici etruschi e romani che emergono nella macchia mediterranea, sullo sfondo di azzurre trasparenze. Populonia, una delle principali città etrusche, l'unica sulla costa, dominava il mare dal Poggio di Castello; i quartieri industriali si estendevano attorno al Golfo di Baratti, in vicinanza del porto. In epoca storica il suo territorio era costituito dalle colline che circondano il golfo e continuano a sud nel promontorio di Piombino, digradando verso l'interno in un'ampia pianura delimitata dai monti del Campigliese; questi, e l'antistante isola d'Elba, erano ricchi di risorse minerarie che vennero sfruttate fin dall'Eneolitico. La città ebbe origine dalla fusione di alcuni villaggi dell'età del Ferro, ciascuno dei quali aveva la propria necropoli, con tombe a pozzetto, a fossa e a camera, queste ultime, con copertura a falsa cupola e rivestimento esterno a tumulo, contenevano oggetti di ornamento personale, vasellame ed armi. Le sepolture più ricche documentano l'ascesa economica e sociale di alcune famiglie, fenomeno che si fece più evidente nel VII sec., quando nelle fastose tombe a tumulo monumentale, con camera funeraria a pianta quadrangolare, i defunti, venivano deposti su letti in pietra, insieme con ricchi corredi comprendenti oggetti da banchetto, da toilette, da cerimonia, da parata, sia di produzione locale (utensili in bronzo, vasi in bucchero), sia importati tramite la marineria greca (piatti-tripodi di produzione fenicia, vasi dall'area greco-orientale, ecc...). Nel V sec. a.C. la città fu uno dei più importanti centri siderurgici del mondo antico.

SAN GAETANO (VADA)
In età etrusca e romana Vada fu porto di Volterra. Si ritiene che il porto antico fosse ubicato nell'area da cui si stacca l'attuale pontile della Società Solvay. Lo specchio di mare antistante risultava particolarmente adatto alla sosta delle navi e alle operazioni di imbarco/sbarco merci, perché protetto da un esteso sistema di secche.
Agli inizi del V sec. d.C., un poeta che navigava da Roma verso la Gallia fornisce una vivace descrizione del porto, cui si accedeva attraverso uno stretto canale segnalato da pali con frasche, ancora oggi identificabile. Nelle immediate vicinanze, alla periferia nord di Vada, in località S. Gaetano, è stato portato in luce un settore del quartiere portuale, costruito a partire dalla seconda metà del I sec. d.C. Gli edifici vennero innalzati sopra i resti di un villaggio di capanne etrusco del IX sec. a.C., poi distrutto e abbandonato.
Gli scavi dell'area sono tuttora in corso: al momento il quartiere risulta articolato in due complessi termali, una fontana monumentale, magazzini (horrea), un mercato e la sede di una corporazione del porto. Gli edifici erano riccamente decorati con statue, mosaici, affreschi, solo in parte sopravvissuti ed attualmente conservati presso il Museo di Rosignano Marittimo. Il quartiere ristrutturato nel IV sec., risulta attivo ed inserito nelle rotte mediterranee sino alla fine del VI/ inizi del VII sec. a.C.. Gli abbondanti materiali rinvenuti (anfore per olio, vino e salse di pesce, frutta, vasellame, lampade, monete) forniscono dati significativi sull'import-export di Vada e dell'entroterra

TORRETTA VECCHIA
In località Torretta Vecchia, lungo l'attuale via Emilia (SS 206), il cui tracciato corrisponde alla romana via Aemilia, sorgeva una mansio romana(stazione di sosta e ristoro), cioè un edificio in cui i corrieri di stato e i viaggiatori potevano trovare alloggi per dormire, osterie per mangiare, stalle, edifici termali, servizio medico e di polizia.
E' oggi visitabile un ampio cortile con portici, su cui si aprivano ambienti pavimentati a mosaico e impianti termali riccamente decorati.
Il complesso, costruito nella prima metà del I sec. a. C. in relazione all'apertura della strada, rimase in uso sino alla metà del VI sec. d.C.

SAN VINCENZO DI CECINA
In località San Vincenzino, entro un suggestivo parco, sorge un edificio romano costruito sul modello della villa urbana, con ambienti aperti su giardini ed aree porticate.
La costruzione della villa ebbe inizio nella seconda metà del I sec. a.C.; essa era dotata di un complesso sistema idrico costituito da una serie di cunicoli che filtravano l'acqua e la raccoglievano in una imponente cisterna sotterranea (oggi visitabile).
Nel II-III sec. d. C. vennero costruiti un complesso termale ed un triclinio (sala da pranzo) estivo abbellito da un ninfeo.
Nel III-IV secolo parte delle ricche strutture abitative fu occupata da impianti per la produzione dell'olio. Nel corso del V secolo la villa fu progressivamente abbandonata.
Nel VII inizi VIII secolo l'area della villa fu occupata da una vasta necropoli con sepolture povere in fosse, alcune delle quali rivestite con lastroni in pietra.
Presso l'area archeologica è visitabile una significativa esposizione di reperti (materiali architettonici, vasellame in ceramica, monete, utensili vari) pertinenti alla villa e rinvenuti nel corso degli scavi.


MUSEO ARCHEOLOGICO DI POPULONIA
Strettamente connesso al Parco archeologico di Baratti e Populonia, il Museo ha sede nel centro storico di Piombino, nell'ottocentesco Palazzo Nuovo, situato all'interno della cittadella fortificata. Il Museo è focalizzato sul rapporto fra uomo, territorio e risorse; fra queste, ovviamente, i giacimenti minerari ed il loro sfruttamento ebbero un ruolo di primaria importanza. Il percorso espositivo è arricchito dalla ricostruzione in scala di alcuni complessi particolarmente significativi (forni protostorici, forni etruschi, tombe, la stiva di una nave, evocativa dei relitti individuati nelle acque antistanti).
Sono esposti manufatti preistorici (fra i quali un ciottolo su cui è incisa la raffigurazione di un bisonte), reperti provenienti dagli scavi delle necropoli etrusche di Populonia e materiali di età romana. Tra questi si segnala la celebre anfora d'argento rinvenuta nel 1968 nel tratto di mare tra Baratti e S.Vincenzo, databile alla fine del IV sec. d.C., decorata da 134 ovali con figure a rilievo, raffiguranti adepti della dea Cibele (Grande Madre, dea della fecondità e forza originaria della vita).
Presso il Museo è attivo un Centro di archeologia sperimentale: gli archeologi del Parco di Baratti e Populonia introducono alla lavorazione della ceramica antica e della pietra. Vengono inoltre simulati scavi archeologici con programmi specifici per studenti.
Informazioni:
telefono:
0565 221646

MUSEO ARCHEOLOGICO DI CECINA
Il nuovo allestimento (inaugurato nell'agosto 2003), che comprende nelle dodici sale espositive anche eccezionali prestiti provenienti dal Museo Archeologico di Firenze, dal Museo Guarnacci di Volterra, dalla collezione Chiellini di Livorno, restituisce con grande rigore e suggestione la storia dell'antico territorio che da Volterra arrivava fino al mare, in una sorta di viaggio che dall'età paleolitica arriva fino a quella romana, con una particolare attenzione alle influenze della cultura e del costume sugli Etruschi a partire dalla fine dell'VIII secolo alla metà del VI secolo a.C.
Il Museo ha sede nella Villa Guerrazzi, in località La Cinquantina. Illustra, dalla preistoria alla fine dell'antichità, il territorio della Val di Cecina (pertinente all'etrusca Volterra) attraverso reperti di straordinario interesse riferibili ad abitati, necropoli e attività artigianali e commerciali e provenienti da Volterra (necropoli di Badia), Casale Marittimo, Belora, Montescudaio, Casaglia, Guardistallo, Bibbona, Cecina, CastagnetoCarducci.
Si segnalano, in particolare, gli eccezionali reperti provenienti dall'abitato e dalla necropoli di Casale Marittimo che evidenziano il ruolo e la ricchezza dei principi guerrieri etruschi, dominatori della bassa Val di Cecina, il cinerario da Montescudaio, decorato con figurine a tutto tondo alludenti al banchetto funebre, le oreficerie da Belora, reperti romani provenienti dal territorio (fra le attività produttive, importantissime le fornaci per anfore) e da relitti.
Sono inoltre esposti materiali pervenuti da varie regioni italiane, frutto di donazioni e di acquisti sul mercato antiquario (buccheri e ceramiche greche figurate; armi, oggetti in bronzo di uso ornamentale: spilloni, collane, elementi di cinture).
Informazioni:
telefono:
0586 260837


MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI ROSIGNANO MARITTIMO
Ubicato entro la rocca medievale di Rosignano, nei locali di Palazzo Bombardieri, il museo consente di ripercorrere la storia del territorio esteso dalle colline livornesi all'alta Val di Cecina, controllato in età antica dalle città di Pisa e di Volterra.
Sono evidenziati il rapporto uomo-ambiente, le attività economiche (agricoltura, allevamento, sfruttamento dei boschi, caccia, pesca, lavorazione della pietra, produzione di ceramica, commercio) e il popolamento delle campagne, articolato in età romana in fattorie e ville.
Nel Museo sono conservati corredi provenienti da necropoli (Castiglioncello e Vada), elementi architettonici e suppellettili provenienti da residenze di lusso ubicate lungo la costa (villae maritimae) e nell'interno, anfore e ancore provenienti da relitti individuati nelle acque antistanti Vada.
Una sezione è dedicata all'area archeologica di San Gaetano di Vada.
Sono inoltre esposti numerosi reperti medievali e rinascimentali provenienti dal Castello di Rosignano. Il piano terra del Museo ospita la suggestiva ricostruzione di alcuni ambienti di una villa romana del I sec. d.C. (atrio, triclinium o sala da pranzo, cubiculum o stanza da letto, cucina, stanza dei telai).
Il Museo svolge anche attività didattiche per le scuole, fra cui cucinare, utilizzando fedeli riproduzioni di vasellame antico e ricette dell'epoca; servire e gustare un pranzo nel triclinio; tingere e tessere stoffe al telaio.
Informazioni:
telefono: 0586 724288

 

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