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METE
TURISTICHE DI LUCCA
Le
mura di Lucca
Non sono molte in Italia le città ad aver conservato
praticamente intatte le proprie mura.
Nei secoli scorsi la crescita demografica dei centri urbani
ha condotto allabbattimento, parziale o totale, delle
cinte murarie, considerate un ostacolo allo sviluppo delle
città. Lucca invece si sottrasse a questa tendenza,
e così si salvò uno dei più significativi
esempi di architettura militare cinquecentesca, oggi simbolo
della città.
Le Mura sono, infatti, una delle testimonianze più
efficaci della vicenda storica vissuta da Lucca come capitale
di un piccolo Stato, minacciato da forze esterne, e testimoniano
gli sforzi compiuti per garantire le libertà cittadine.
Lattuale cinta è la quarta in ordine di tempo,
dopo quella romanica, quella medioevale e quella del XV secolo;
fu eretta tra la metà del XVI secolo e la metà
del XVII, ampliando landamento delle precedenti fortificazioni.
Lo sviluppo delle artiglierie esigeva una cinta muraria in
grado di resistere ai colpi delle bombarde, e ciò portò
ad unopera di dimensioni colossali.
Lanello delle Mura ha un percorso irregolare, con uno
sviluppo di circa 4200 metri; il complesso della cinta è
costituito da 11 cortine, 10 baluardi ed una piattaforma.
Le cortine sono alte 12 metri ed hanno alla base uno spessore
di 30 metri. Sui baluardi vi sono ancora le casermette,
che servivano come ricovero per gli addetti alla difesa e
come deposito di munizioni per i 126 cannoni di grosso calibro
piazzati dietro gli orecchioni dei baluardi. Questi
ultimi hanno ampi sotterranei, alcuni ancora visitabili, utilizzati
come locali di accesso e di servizio durante le operazioni
di difesa.
Agli inizi del secolo XIX, persa ormai ogni valenza militare,
la parte superiore delle Mura fu trasformata, per iniziativa
di Maria Luisa di Borbone, in passeggio pubblico, arricchito
dallimpianto di centinaia di alberi ad alto fusto. Dopo
la chiusura al transito delle auto, le Mura sono diventate
oggi un vasto parco pubblico, che consente una vista eccezionale
sulla città e sulla campagna.
Museo
Villa Guinigi
E' la bella villa che Paolo volle per il suo riposo di campagna.
Iniziata nel 1413 e quasi conclusa intorno alla fine degli
anni '20, è sopravvissuta nella sua interezza, racchiusa
insieme con vasto giardino da un muro merlato.
E' di linee armoniche ed eleganti e alla sua costruzione lavorarono
maestri lucchesi e forestieri e schiere di operai, muratori
e artigiani del legno e della pietra. Oggi è inglobata
all'interno delle mura e ospita uno splendido museo.
Indirizzo: Via della Quarquonia
Telefono e Fax: 0583.496033
Orario: feriali 9-19: festivi 9-14; chiuso il lunedì
e il giorno di Natale, Capodanno e 1° Maggio.
Piazza
dell'Anfiteatro
Conosciutissimo in tutto il mondo, assieme alle mura urbane,
è uno degli elementi caratterizzanti la città.
Costruito nel II sec., nonostante le molteplici modifiche
architettoniche ha conservata intatta fino ad oggi la sua
struttura ellittica. Circondata da abitazioni, edificate nei
secoli sui resti dellAnfiteatro Romano.
San
Michele
Sulla piazza della splendida chiesa si affacciano: 1) la chiesa
omonima, conosciuta fin dall'VII secolo ma comunque ultimata
nel 1300, con una facciata interessante e all'interno opere
di Della Robbia, Berlinghieri e Filippo Lippi; 2) il Palazzo
del Decanato, un tempo sede del Consiglio maggiore, collegato
alla chiesa con un passaggio aereo. 3) case del Trecento assai
ben conservate; e infine 4) il Palazzo Pretorio, progettato
da Matteo Civitali nel 1492, compiuto dal figlio Nicolao;
nel 1589 vi fu aggiunta una loggia da un altro Civitali, Vincenzo.
Orario: 7,40 - 12 / 15 - 18 ( Non è ammessa
la visita turistica durante lo svolgimento delle funzioni
religiose).
San
Martino
La prima fondazione è del VI secolo, e nell'XI secolo
la chiesa, già cattedrale,
venne rifatta. Alla metà del XII secolo risale
invece il bellissimo portico a tre archi e al secolo seguente
le piccole colonne della facciata superiore. Di particolare
rilievo il ciclo delle stagioni di anonimo scultore lombardo
e le storie di S.Martino a destra e sinistra della porta centrale.
Anche l'interno del Duomo merita una visita accurata, con
particolare riguardo alla cappella del Volto Santo, dove è
conservato un Crocifisso ligneo, simbolo di aggregazione religiosa
dei lucchesi.
Sarcofago di ILARIA DEL CARRETTO.
E' il monumento funebre della seconda moglie di Paolo Guinigi
eseguito da Iacopo Della Quercia nel 1407 - 1408.
Orario: estate 7-19; inverno 7-17. ( Non è ammessa
la visita turistica durante lo svolgimento delle funzioni
religiose).
Nella sagrestia è possibile vedere il monumento funebre
di Ilaria del Carretto capolavoro di Jacopo della Quercia.
Orario: novembre - marzo dal lunedì al venerdì
9,30 - 16,45, sabato 9,30 - 18,45, domenica 9/10/ 11,30 -
12/13 - 17, chiuso il 25 dicembre tutto il giorno, 1 gennaio
al mattino. Aprile - ottobre dal lunedì al venerdì
9,30 - 17,45, sabato 9,30-18,45, domenica 9-10/11,30 - 12/13
- 17,45: chiuso il giorno di Pasqua al mattino.
La
torre ed il palazzo Guinigi
Sono stati costruiti ai primi del Quattrocento; in cima alla
torre, che è visibile, vi è un grande, frondoso
leccio che crea un curioso effetto. La vista dall'alto del
centro storico, sullo sfondo delle colline lucchesi, è
veramente impagabile.
Via S.Andrea (Palazzo Guinigi)
Dalla sommità della Torre, ingentilita dalla presenza
di secolari alberi di leccio, si può ammirare il panorama
della città e della lucchesia La Torre e il Palazzo
Guinigi...
Sono stati costruiti ai primi del Quattrocento; in cima alla
torre, che è visibile, vi è un grande, frondoso
leccio che crea un curioso effetto. La vista dall'alto del
centro storico, sullo sfondo delle colline lucchesi, è
veramente impagabile.
Telefono:
0583 48524
Orario: novembre - febbraio 10-16,30; marzo - settembre
9-19,30; ottobre 10-18
Indirizzo: Via S.Andrea (Palazzo Guinigi)
GARFAGNANA
La
grotta del vento
La Grotta del Vento è situata al centro di una delle
zone più pittoresche del Parco Naturale delle Alpi
Apuane, dove linclemenza degli eventi geologici e lorigine
carsica dei suoli ha determinato unorografia tormentata
e varia. È raggiungibile prendendo la strada che da
Gallicano porta a Fornovolasco, frazione del comune di Vergemoli.
Linterno della grotta è attrezzato con riflettori
in modo da poter ammirare tutte le meraviglie del mondo sotterraneo:
stalattiti e stalagmiti vive e brillanti, colate policrome,
drappeggi dalabastro, laghetti incrostati di cristalli,
corsi dacqua sotterranei, bizzarre forme derosione.
Tre gli itinerari possibili: il primo (unora) ha un
andamento pianeggiante ed è quasi ovunque tappezzato
da splendide concrezioni calcaree; il secondo (due ore) offre
anche il fascino di un fiume sotterraneo che attraversa vasti
ambienti dalle rocce levigate; il terzo (tre ore, il più
lungo dEuropa) consente la visita completa della grotta
e aggiunge il brivido di una diramazione verticale nella quale
il sentiero mantiene la massima sicurezza anche lungo incredibili
passaggi sospesi sul vuoto di un abisso che pare senza fondo.
Allinterno della grotta la temperatura si mantiene costante
a +10,7 gradi centigradi, una piacevole parentesi sia durante
la calura estiva sia nel corso dei rigori
Antro
del Corchia
L'Antro del Corchia, cavità carsica delle Alpi Apuane,
richiama visitatori in ogni stagione dell'anno. Consultando
il calendario, è possibile pianificare la visita nei
giorni di apertura.
Punto di partenza dell'escursione nell'Antro del Corchia,
si trova ai limiti del Parco Regionale delle Alpi Apuane,
nell'entroterra della Versilia, a 600 m sul livello del mare.
E' raggiungibile in auto attraverso la Strada provinciale
d'Arni, passando da Seravezza, Ruosina e Retignano.
Dista 24 km da Massa, 29 da Viareggio, 48 da Lucca, 57 da
Pisa.
Chi arriva con propri mezzi può lasciare l'auto o la
moto nei due parcheggi che si trovano sia all'inizio che alla
fine del paese.
I pullman possono sostare al parcheggio di Piazza P.G.Barsottini
(lato E del paese).
I biglietti sono in vendita presso la Foresteria del Parco,
vicino alla Chiesa parrocchiale, nel centro del paese, in
via IV novembre, al civico 70.
L'ingresso dell'Antro, distante circa 2 km da Levigliani,
si raggiunge unicamente con il bus navetta, in partenza ed
arrivo dalle cinque fermate lungo la via principale del paese.
Questo servizio è compreso nel prezzo del biglietto.
Lingresso artificiale per lAntro del Corchia è
stato ricavato allinterno di un vecchio saggio estrattivo...
Si procede in leggera salita per quasi 170 m di lunghezza,
superando un dislivello di 20 m circa...
Appena entrati nella cavità carsica, si lascia sulla
destra una tozza concrezione stalagmitica di forma conica,
denominata Il Gendarme...
La progressione nellAntro è facilitata da passerelle,
nella forma di ponti, rampe e gradoni in acciaio...
Con 37 m di dislivello e ben 212 scalini, il percorso affronta
subito una discesa impegnativa lungo la Galleria Franosa.
Il tratto mediano è costituito da un unico impressionante
e stretto vano, che supera i 30 m di altezza, con una larghezza
mai superiore ai 4 m, fino a ridursi a 150 cm...
Sito Web: www.antrocorchia.it
E-mail:
info@antrocorchia.it
Castelnuovo
di Garfagnana
Castelnuovo (277 m s.l.m.) è il capoluogo e il cuore
della verde Garfagnana che costituisce la parte settentrionale
della valle del fiume Serchio racchiusa tra i contrafforti
montuosi delle Alpi Apuane e dell'Appennino. È distante
da Lucca e dalla Versilia 40 Km.
Palleroso, Monterotondo, Antisciana, Gragnanella, Cerretoli,
Colle e Rontano, sono le carattenstiche frazioni di antica
origine situate in ambienti paesaggisticamente suggestivi
e con sentieri che attraversando verdi boschi permettono un
tuffo nella natura scoprendo al tempo stesso la storia di
una popolazione con i suoi ritmi quotidiani e l'architettura
della civiltà rurale.
Il Patrono della città è S. Pietro, festa ricorrente
il 29 giugno.
Tra le principali manifestazioni organizzate sono da ricordare:
il Carnevale con sfilate di carri allegorici e gruppi mascherati,
la Settimana del Commercio nel mese di agosto e la tradizionale
fiera del settembre, con iniziative culturali folcloritische,
sportive, musicali, gastronomiche ed artigianato; ma da giugno
a ottobre è un susseguirsi di iniziative di ogni genere
anche nelle frazioni dove rivivono tradizionali iniziative
popolari.
Da Castelnuovo è quindi possibile raggiungere in breve
tempo le più "interessanti mete turistiche della
Valle del Serchio, praticare trekking, a piedi e a cavallo,
itinerari in mountain-bike, mentre la città offre negli
impianti sportivi, moderni e funzionali, la possibilità
di praticare ogni disciplina, dal nuoto al tennis, al football,
all'atletica.
Bagni
di Lucca
Bagni di Lucca ha questo nome dal 1862. Prima si chiamava
Bagno a Corsena, e già nell'età tardo romana
era conosciuta. Nel 1101, la Contessa Matilde di Toscana fece
costruire il "Ponte della Maddalena" (detto del
Diavolo) per poterla raggiungere da Lucca e curarsi con le
sue acque salutari. Nel 1245 l'imperatore Federico ll e la
sua corte si mise in viaggio per soggiornarci e nel 1304 gli
abitanti del Bagno furono esentati con un editto dal servizio
militare per poter dare assistenza ai clienti delle terme.
Le cure termali fecero di Bagno a Corsena un centro di villeggiatura
europeo, fu denominata la Svizzera Italiana. Qui poeti, artisti
e personalità come Borghese Bonaparte, il maresciallo
Radetzky, Shelley, Lord Byron, Montesquieu, Giacomo Puccini,
Montale, Giusti, Carducci, Monti, Pascoli, Montaigne, Dumas,
Mascagni, Toscanini si sono ritrovati per "passare le
acque" ed attendere alle loro opere.
Oggi Bagni di Lucca Terme è una ridente cittadina termale
immersa nella verde vallata del fiume Lima ai piedi dell'Appennino
Tosco-Emiliano. Questa sua collocazione contribuisce a darle
una parvenza di stazione climatica di montagna malgrado i
suoi 152 m. s.l.m. Composta di tre centri maggiori "Villa"
"Ponte a Serraglio" "Pomoli" è
circondata da un corollario di paesini e tutto il territorio
e ricco di bellezze artistiche e naturali.
Minucciano
Sulla strada per Minucciano incontriamo i paesi di Gorfigliano,
dominato dal Monte Pisanino, e Gramolazzo, centro importante
per la lavorazione del marmo nei pressi del quale sono ancora
visibili i resti di una fortezza dei Malaspina, e per l'omonimo
lago artificale. Gran parte del territorio del comune rientra
nel Parco Regionale delle Alpi Apuane con alcune delle cime
di maggior rilievo escursionistico ed alpinistico della catena
come il Pisanino, il Pizzo d'Uccello, il Grondilice, il Tambura.
Spartiacque fra la valle del Serchio e quella del Magra, nel
passato il paese è stato oggetto di aspre contese tra
i Lucchesi e i Malaspina. Passato definitivamente a Lucca
nel XIV secolo, ebbe sempre un trattamento riservato, data
la sua grande importanza strategica. La maggiore risorsa di
Minucciano è il marmo, ma l'isolamento della zona non
ne ha favorito il commercio e ha costretto molti abitanti
ad emigrare. Dell'attuale agglomerato conserva un particolare
interesse la pieve romanica di S. Lorenzo, sulla riva sinistra
del torrente Tassonara, contraddistinta da una bellissima
torre campanaria ottagonale.
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