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SIENA

Il territorio Senese
Il territorio senese offre al turista una vasta possibilità di itinerari per scoprire paesaggi naturali incontaminati, borghi medievali perfettamente conservati, siti archeologici, città d’arte come Siena, San Gimignano, Montalcino, Montepulciano, Pienza, etc..Si possono visitare musei, chiese, pievi e castelli dove sono custodite opere d'arte dei più damosi artisti senesi, quali Duccio di Boninsegna, Jacopo della Quercia, Nicola Pisano, Lorenzetti, Sodoma e molti altri.
Il turista può trovare la propria sistemazione utilizzando strutture turistiche altamente specializzate per il turismo verde, soprattutto nel settore agrituristico, molto sviluppato in questa regione, trovando ospitalità, confort in mezzo alla natura. Non mancano deliziosi Hotels ricavati in storici palazzi o castelli. Ottimi ristoranti che curano la cucina tradizionale si possono trovare ovunque nel territorio senese.


La Città di Siena

Il suo centro medievale è pieno di maestosi edifici gotici, mentre le chiese, i musei e gli edifici pubblici ospitano veri capolavori d’arte. Secondo la leggenda, Siena fu fondata da Senio, figlio di Remo, per cui il simbolo della lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo è presente a Siena come a Roma. In realtà, la città ha probabilmente origini etrusche, ma cominciò a diventare una città vera e propria solo dopo il I secolo a.C., quando i Romani vi fondarono una colonia militare chiamata Saena Julia.
Siena rimase un avamposto di minore importanza fino all’arrivo dei Longobardi nel VI secolo. Sotto il loro governo, infatti, Siena divenne un punto chiave lungo la strada principale che collegava l’Italia settentrionale a Roma, la Via Francigena. Nel XIII secolo Siena era già diventata una prospera città dedita ai commerci, e aumentarono sempre più le attività di commercianti e banchieri di fama internazionale.
La rivalità con Firenze fu inevitabile, e dopo la sconfitta dei ghibellini toscani ad opera di Carlo d’Angiò per quasi un secolo Siena fu obbligata ad attenersi alla politica di Firenze negli affari internazionali, diventando membro della Lega Guelfa Toscana (che sosteneva il papato). Durante questo periodo Siena raggiunse il massimo del suo splendore sotto il governo repubblicano del Consiglio dei Nove, autorità esecutiva eletta e dominata dalla classe mercantile allora emergente: a questo periodo risalgono molti degli edifici in stile gotico senese.
La scuola senese di pittura iniziò la sua attività in questo periodo con Guido da Siena raggiungendo la sua massima fioritura agli inizi del XIV secolo con le opere di numerosi artisti tra cui Duccio di Buoninsegna, Simone Martini e Pietro e Ambrogio Lorenzetti. La peste del 1348 causò la morte di due terzi dei 100.000 abitanti di Siena. Alla fine del XIV secolo, Siena passò sotto il dominio della famiglia milanese dei Visconti, e nel secolo successivo sotto il patrizio autocratico Pandolfo Petrucci. Sotto il governo di Petrucci le fortune della città aumentarono, ma l’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo V conquistò Siena nel 1555 e in seguito la città fu consegnata a Cosimo I de’ Medici, che per un certo periodo addirittura impedì agli abitanti l’attività bancaria limitando così le possibilità di sviluppo di Siena. Oggi la prosperità di Siena si basa sul turismo e sul successo della sua banca, il Monte dei Paschi di Siena, fondata nel 1472 e oggi una delle principali attività imprenditoriali della città. Con la crescita della sua popolazione dopo la seconda guerra mondiale (nella seconda metà del Settecento il numero degli abitanti era sceso a 16.000), la città fu la prima in Italia (nel 1965) a bandire il traffico motorizzato dal suo centro storico.
Il cuore della città è la magnifica Piazza del Campo, a forma di conchiglia, che sorge sull’area dell’antico foro romano di cui conserva l’impronta strutturale del teatro. Nella parte superiore della piazza si trova la Fonte Gaia e di fronte, nel punto più basso, fa da sfondo il Palazzo Pubblico, uno degli edifici gotici più leggiadri d’Italia, con la sua torre campanaria alta 102 m, la Torre del Mangia. All’interno del palazzo comunale c’è il Museo Civico, dove è possibile ammirare una delle opere più importanti della scuola senese, la Maestà di Simone Martini, e la serie di affreschi di Ambrogio Lorenzetti che raffigurano gli Effetti del Buon e del Cattivo Governo, allegorie tra le più significative giunte fino a noi dall’epoca medievale.
Nonostante abbia mantenuto alcuni elementi romanici, il Duomo di Siena è una delle più grandi chiese gotiche italiane. La magnifica facciata di marmo policromo bianco, verde e rosso fu iniziata da Giovanni Pisano alla fine del Duecento e fu terminata verso la fine del XIV secolo. Nell’interno la caratteristica più preziosa del Duomo è il pavimento in marmo intarsiato decorato con 56 pannelli che raffigurano argomenti storici e biblici. Dopo il pavimento, l’altro elemento di maggior pregio della chiesa è il bel pulpito ottagonale scolpito nel marmo e nel porfido da Nicola Pisano tra il 1265 e il 1268. Il Museo dell’Opera Metropolitana si trova accanto al Duomo e ospita i capolavori che un tempo ornavano il Duomo, comprese le 12 statue di profeti e filosofi che decoravano la facciata e furono realizzate da Giovanni Pisano. Il vero tesoro del museo è la straordinaria Maestà dipinta agli inizi del XIV secolo da Duccio da Buoninsegna su entrambi i lati di una pala realizzata per l’altare maggiore del Duomo. Alle spalle del Duomo scendendo una rampa di scale si giunge al Battistero di San Giovanni, la cui facciata gotica, che non è mai stata portata a termine nella parte superiore, è un notevole capolavoro in marmo.
Per un excursus nei capolavori gotici della scuola senese, non si deve perdere la Pinacoteca Nazionale, una galleria d’arte ospitata nel quattrocentesco Palazzo Buonsignori, dove è custodita la più vasta raccolta di arte senese della città. Un altro importante centro d’arte è il complesso museale di Santa Maria della Scala: fino a pochi anni fa ancora ospedale attivo con quasi un millennio di storia alle spalle, ora ospita la straordinaria serie di affreschi di Domenico di Bartolo in quello che un tempo era il principale reparto di degenza.
Un’altra imponente chiesa gotica è la Chiesa di San Domenico, che fu iniziata nella prima metà del XIII secolo e nel corso dei secoli ha subito numerose trasformazioni. Nella Cappella di Santa Caterina, sul lato meridionale della chiesa, ci sono alcuni affreschi del Sodoma che raffigurano episodi della vita della santa a cui Siena diede i natali.
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